Si trova nel centro della città, nell’omonima piazza, risulta dall’aggiunta della navata longitudinale ad una precedente chiesa paleocristiana, a pianta trilobata, dedicata a Sant’Eufemia, fatta risalire al VII secolo.
Nel 964 fu dedicata a San Fedele, soldato romano che, scoperto cristiano ed imprigionato, fuggì sino a Samolaco dove raggiunto subì il martirio. Sul luogo venne costruito un tempietto conosciuto col nome di San Fedelino, da qui le spoglie del santo vennero trasportate nella chiesa paleocristiana di S. Eufemia che da allora assunse il suo nome.
Il complesso subì diversi rimaneggiamenti e restauri dal 500 al secolo nostro. La facciata, con bifore e trifore, progettata dall’ingegner Giussani è interamente dei secoli VIII-IX ed apparteneva già alla distrutta S. Eufemia.
Di maggior interesse è l’alta abside ritmata con elegante loggiato e il portale a lato che reca sculture dell’inizio del XII secolo. Il portale posteriore a cuspide, a fianco dell’abside è riccamente decorato con rilievi di scultura romanica.
L’interno, a tre navate comunicanti con archi a tutto sesto, è impreziosito da numerose opere d’arte di grande interesse, fra le tante ricordiamo le due acquasantiere dei secoli VIII-IX già appartenenti alla distrutta S. Eufemia., gli sparsi affreschi della fine del 300 e del primo 400, i dipinti parietali del 500 che raffigurano -lo Sposalizio della Vergine-, -la Natività- e -l’annuncio ai Pastori- ed inoltre, la Cappella del Crocifisso con gli stucchi di Diego e le tele di Carlo Innocenzo Carloni, due artisti intelvesi della prima metà del 700.
Piazza San Fedele
Importante polo storico della città murata, antica sede del mercato del grano. Sulla piazza si affacciano anche due case a sporto del XVI secolo che presentano logge a sbalzo, strutture in legno e mattoni disposti a spina di pesce, secondo una tecnica costruttiva d’origine nordica.
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